
Fare storytelling sui social media in poche mosse
Lo storytelling sui social media è una delle strategie più efficaci per costruire e alimentare una community, nonché per trasformare gli utenti in tuoi clienti. Leggendo questo articolo scoprirai come fare per costruire la tua storia.
Cos’è lo storytelling sui social
Fare social storytelling significa premere l’acceleratore sul potenziale narrativo di un brand o personal brand, identificarne gli aspetti salienti e sviluppare una narrazione che li racconti nei canali e nei formati scelti. I suoi elementi essenziali sono:
- il protagonista;
- l’ambientazione;
- il conflitto narrativo;
- la soluzione o l’epilogo.
L’obiettivo dello storytelling sui social media è quello di creare un legame emotivo con il pubblico. Per questo nessuna storia può essere efficace senza aver prima analizzato a fondo la brand identity e la target audience. Uno degli errori più comuni, infatti, è quello di raccontare l’azienda in maniera autoreferenziale e non i reali bisogni e gli obiettivi delle persone a cui si rivolge.
Il personaggio: identifica l’archetipo
Esistono brand che ispirano, altri che aiutano. Prima di fare storytelling devi comprendere la tua natura più profonda. Che tipo di azienda o di professionista sei? Come ti comporti? Quali sono i tuoi valori fondanti? Cosa e chi combatti? Quale tone of voice utilizzi? A chi ti rivolgi?
Secondo la teoria junghiana, esistono 12 archetipi che corrispondono a 12 personalità diverse:
- L’INNOCENTE. Ottimista, fiducioso e positivo, è buono di cuore e ricerca felicità e spensieratezza. Incline alla negazione dei problemi, può a volte isolarsi e sentirsi fragile;
- L’ORFANO. Ha sviluppato dentro di sé una ferita da abbandono. Conserva però altruismo e rispetto nei confronti del prossimo, con il quale ama collaborare per superare ogni ostacolo. Il suo difetto è quello di essere a tratti cinico e diffidente;
- L’EROE. Combattivo e competitivo, accetta ogni sfida che la vita gli pone innanzi. Combatte le ingiustizie e non si arrende mai. Rischia tuttavia di sacrificare l’etica per raggiungere i suoi scopi;
- L’ANGELO CUSTODE. Generoso, protettivo, empatico, gode della fiducia e della stima di tutti. Fa spesso il martire per far sentire in colpa chi ha approfittato delle sue attenzioni. È incline alla dipendenza affettiva;
- L’AMANTE. Passionale, sensuale, romantico, è ricco di energie positive. Può rischiare di compiere azioni sbagliate a causa della sua impulsività, dell’invidia e della gelosia;
- L’ESPLORATORE. Ama la libertà e l’avventura. Viaggia con coraggio, in autonomia. Si tratta di una figura istintiva e incline a provare sempre nuove emozioni. Riesce a persuadere grazie alla sua dialettica, ma è talvolta presuntuoso e superbo;
- IL DISTRUTTORE. Provocatore, ribelle e talvolta autodistruttivo. Non si lascia influenzare dal giudizio altrui e può nuocere all’equilibrio altrui;
- IL CREATORE. Creativo, anticonformista, amante della libertà. Ha grande fantasia e immaginazione, ama la crescita personale. Rischia di essere incostante e inconcludente, davanti alle sue tante attività;
- IL SOVRANO. Leader sicuro, esigente, realistico. Promuove la pace e la risoluzione dei problemi. Il suo grande difetto è quello di avere difficoltà nel gestire la distanza tra sé e gli altri, nonché quello di essere egoista, manipolatore, intollerante;
- IL MAGO. Crea e trasforma continuamente la sua vita e il mondo. Visionario, geniale, creativo, determinato e consapevole di ciò che lo circonda. Può spesso usare le sue capacità per manipolare il prossimo;
- IL SAGGIO. Analitico e intuitivo, sfrutta la sua intelligenza per cercare la verità. Tuttavia è presuntuoso e si sente superiore agli altri;
- IL GIULLARE. Il suo scopo è quello di portare spensieratezza e felicità. Simpatico, resiliente, ama godersi la vita, divertirsi. Può avere grandi difficoltà ad assumersi delle responsabilità, a elaborare le proprie ferite e a rimanere fedele.
Scegli l’archetipo che ti rispecchia e pensa a come può affrontare il tuo valore e quindi il messaggio che vuoi esaltare con la tua storia. L’antagonista, ovviamente, sarà rappresentato dalle paure e dagli ostacoli del tuo potenziale cliente.
Identifica il tuo messaggio
La tua mission, il tuo “why” più profondo è la tua essenza. Come puoi realizzare la tua promessa nella vita delle persone? Identifica il tuo messaggio, il tipo di contenuto e i canali social che possono veicolarlo al meglio.
Lo storytelling sui social media serve, sostanzialmente, per posizionarti o riposizionarti nell’immaginario dei tuoi interlocutori, generando empatia. Come? Sicuramente attraverso una gestione social efficace, il copywriting e il brand journalism.
Vicinanza e comprensione devono essere le tue parole d’ordine per spingere la tua community a partecipare al tuo brand. Racconta gli aspetti più curiosi dei tuoi prodotti o servizi, attraversi storie che risuonino con il pubblico. Abbandona ogni autoreferenzialità, punta sulle emozioni.
Uno dei tanti modi per ottenere tutto questo, per esempio, è quello di lasciare la parola alle esperienze dei tuoi clienti. Lo storytelling sui social, dopotutto, non è il fine ultimo ma un mezzo per connetterti con le persone.
L’immaginario visivo nello storytelling sui social media
Il social storytelling non può certamente fare a meno delle immagini. Il nostro cervello è pigro e, sui social, lo diventa ancora di più. L’eccesso di stimoli e informazioni a cui è sottoposto a ogni scroll fa sì che vada in “risparmio energetico” e utilizzi quasi solo ed esclusivamente immagini e video per decodificarli.
Conosci bene le emozioni del tuo potenziale cliente? “Ricalcale”, scegli dei colori che le rimandino per farlo sentire compreso, per agganciare la sua attenzione. Puoi verificare con un A/B test i frame che ottengono risultati maggiori e puntare su quelli. Gli stessi, poi, vanno inseriti nelle aree strategiche dei tuoi profili social, come le storie in evidenza Instagram.
Quattro tipi di storie
Le storie non sono tutte uguali. Questo non soltanto perché sono diversi personaggi, messaggi, ostacoli e tono di voce, ma anche perché hanno una fisionomia diversa. Distinguiamo le:
- storie sorpresa, che hanno un racconto in costante crescita, che culmina con il superamento delle difficoltà. È il modello ideale per le aziende;
- storie tragiche. L’inizio e la fine non coincidono, perché dopo la crescita del racconto la situazione precipita in tragedia. È il modello ideale per romanzi e melodrammi;
- storie altalena, che non hanno un andamento costante ma alternano alti e bassi. È il modello di molti personaggi dello spettacolo e delle soap opera;
- storie di compimento, che iniziano con una brusca caduta, ma che culminano con la felicità totale. È il modello ideale per i personal brand.
Comincia oggi a fare social storytelling
Vuoi cominciare a fare storytelling sui social media per la tua attività, ma non sai da dove cominciare? Sappi che è assolutamente normale, nonostante – senza che tu ne sia consapevole – ogni giorno lo incontri in diverse forme.
Compila il form, raccontami la tua attività e sarò felice di costruire insieme a te la tua storia.