
Come trovare clienti da copywriter: la verità scomoda che nessuno ti racconta
“Ho studiato tutto il possibile, scrivo copy che convertono, ma i clienti non arrivano o non sono disposti a pagare in modo adeguato. Cosa sto sbagliando?”. Questa è la domanda che accomuna tutti i copywriter che non sanno come trovare clienti, pur essendo competenti.
Il numero di collaborazioni e l’ammontare del fatturato non dipendono tanto delle skills maturate nel copy quanto nella capacità di mettere in atto precise strategie di marketing affinché il business diventi fiorente e sostenibile. Se non riesci a guadagnare da copywriter non c’è niente di sbagliato in te e non devi cambiare mestiere: basta davvero poco per rovesciare la situazione.
Il paradosso del copywriter invisibile
Ricordo ancora quella volta che incontrai Francesco, un bravo copywriter che aveva lavorato tanti anni per agenzie, testate giornalistiche, radio. Durante una pausa caffè mi confessò: “Non capisco, tutti mi dicono che sono bravo, ma i clienti non arrivano”.
I copywriter tecnicamente più preparati e di lunga esperienza sono spesso quelli che guadagnano meno. Il motivo? Confondono l’essere bravi copywriter con l’essere bravi imprenditori di se stessi.
E poi ci sono quelli che non credono in sé. Sono quelli che investono in formazione, che desiderano cambiare vita, ma che non sono disposti a scommettere. Così, dopo aver finito un corso, ne cominciano sempre uno nuovo, senza mai passare alla fase della monetizzazione. Lo fanno perché sono dei perfezionisti e pensano di non saperne mai abbastanza, oppure perché vogliono “solo scrivere”, senza parlare con le persone per cui dovrebbero farlo.
Gli errori che ti impediscono di trovare clienti e come li ho superati
Esistono tanti errori comuni che impediscono ai copywriter di trovare clienti. Eccone alcuni.
Vendere quello che sai fare e non quello che serve al cliente
Per anni ho commesso questo errore. Nelle mie prime proposte commerciali scrivevo cose come “Creo copy persuasivi utilizzando tecniche di neuromarketing avanzate e strategie AIDA”: suonava professionale, vero? Peccato che al cliente non fregasse nulla di come lo facessi. Aveva in mente soltanto i suoi obiettivi ed era alla ricerca di qualcuno che lo accompagnasse nel loro raggiungimento.
La svolta è arrivata quando ho iniziato a dire: “Il tuo sito web non si posiziona su Google? Io ti spiego perché e ti aiuto a farti trovare dalle persone interessate a ciò che fai”. Stesso servizio, ma comunicazione completamente diversa. Perché il cliente non compra mai le competenze altrui, ma i risultati che gli portano.
La mia esperienza giornalistica, poi, mi ha insegnato che ogni storia coinvolgente ha un protagonista chiaro, coerente, inequivocabile e “vicino” al lettore. Nel business, però, il protagonista non sei tu con le tue tecniche fighe, ma il cliente con i suoi risultati. Quando racconti chi sei, quando fai storytelling del tuo prodotto o servizio, devi creare una narrazione in cui il tuo potenziale cliente si può rispecchiare.
Il mito della versatilità
“Scrivo per tutti i settori” è una frase che può letteralmente uccidere la carriera. Non ti renderà più appetibile, né ti aiuterà a trovare clienti, ti farà soltanto apparire disperato/a. Chi parla a tutti, non parla a nessuno: è una regola che vale nel copywriting e in qualsiasi altro settore di business.
La mia vera svolta è arrivata quando ho smesso di dire “mi occupo di copywriting” e ho iniziato a dire “posiziono il tuo sito web sulla vetta di Google”, oppure “aiuto liberi professionisti ad attrarre clienti sul web”. All’improvviso, i risultati sono triplicati. Non perché fossi diventata più brava, ma perché finalmente le persone sapevano di aver bisogno di me.
La specializzazione non limita affatto le opportunità, ma posiziona brand e personal brand. E quando sei posizionato/a, i clienti vengono da te, riducendo tempo e denaro impiegati per la ricerca di collaborazioni e per le trattative.
La trappola dei social media
LinkedIn, Instagram e Facebook sono pieni di copywriter che postano ogni santo giorno, pensando che i clienti arriveranno da soli. Ho visto professionisti talentuosi trasformare i social in un diario personale, raccontando cosa hanno mangiato a colazione, cosa fanno quando sono tristi e pubblicando una riflessione forzata sul copy.
I social sono uno strumento, non sono una strategia. La mia esperienza giornalistica mi ha insegnato che ogni contenuto deve avere un obiettivo preciso: informare il pubblico, renderlo più consapevole dei suoi problemi e delle soluzioni possibili. Se un post non fa queste cose, è uno spreco inutile di tempo.
A proposito, se stai cercando di aumentare i follower su Instagram, leggi il mio approfondimento.
Il prezzo troppo basso
Un cliente una volta mi disse una cosa che mi è rimasta impressa: “Il tuo prezzo mi ha convinto, perché se vuoi lavorare bene, se vuoi pagare le tasse, non puoi non farti pagare il giusto”. In quel momento ho realizzato quanto il prezzo possa comunicare valore, ancor prima delle parole.
Quando sottovaluti il tuo lavoro, quando accetti compensi da fame, non stai solo perdendo soldi, ma stai comunicando al mercato che quello che fai non vale molto. Le persone ti crederanno sulla parola e non lo vorranno.
Se sei un/a copywriter freelance e vuoi trovare clienti, prima di tutto devi comprendere che a loro offri risultati concreti e non ore di lavoro. Non sei più uno/a “che scrive”, ma il/la professionista che risolve i problemi attraverso il copywriting.
L’assenza di follow-up
Troppi copywriter mandano una proposta, magari senza una scadenza e senza una consulenza attenta, e poi aspettano. Come se il cliente non avesse altro da fare che pensare al loro preventivo, o volesse acquistare servizi inadeguato al suo scopo. La realtà è che quasi tutte le vendite hanno bisogno di 3-5 contatti e che ognuno di questi deve seguire regole precise affinché la trattativa si concluda bene.
La deontologia professionale che ho sviluppato negli anni mi ha insegnato l’importanza della persistenza rispettosa. Non si tratta di fare stalking, ma di fornire valore costante. Ogni follow-up deve portare qualcosa di utile: una consulenza, un insight, un caso studio, una risorsa.
Inoltre ho capito la necessità di impostare un limite al preventivo o all’offerta. Se non lo farai, rischierai di rimanere in attesa, senza clienti, per paura che molti approvino e che la situazione ti sfugga di mano.
Parlare di te invece che del cliente
Per anni ho scritto proposte centrate su di me, sulle mie competenze, sulla mia esperienza. Credevo che questo potesse aumentare la fiducia e favorire la scelta. Poi ho capito che al cliente interessano due cose: che io sia in grado di risolvere il suo problema e che lo faccia in modo a lui gradito.
Adesso il cliente è sempre il protagonista delle mie proposte. Costruisco la storia del suo futuro successo, non racconto il mio curriculum.
Dimenticare che tutto è misurabile
“Il copy era bello, il cliente è contento” non è un risultato, è un’opinione. E senza dati concreti sarai l’ennesimo/a copywriter costoso. La mia visione d’insieme del digital marketing mi permette di collegare ogni testo che scrivo a KPI specifici: tasso di apertura, click-through rate, conversioni, fatturato generato, coinvolgimento sui social, miglioramento della reputation.
Questo approccio non solo migliora i risultati per il cliente, ma giustifica prezzi più alti. Perché quando puoi dire “la mia e-mail ha generato 14 mila euro di fatturato”, il prezzo non conta più: il tuo pubblico ti vuole, a qualsiasi costo.
Come trovare clienti da copywriter: il sistema a tre fasi
Tre anni fa ero stanca di ricorrere clienti. Così ho iniziato a studiare non solo il copywriting, ma il business del copywriting. Ho analizzato cosa facevano i professionisti che guadagnavano davvero bene e ho scoperto che avevano tutti una cosa in comune: un sistema.
La prima fase è stata costruire autorità reale, non popolarità social. L’autorità si costruisce con casi studio dettagliati e condividendo strategie che i tuoi prospect possano applicare subito, dimostrando competenza prima ancora di essere assunto.
La seconda fase è stata capire che il problema non è trovare clienti, ma trovare quelli giusti. I miei migliori clienti sono arrivati attraverso referral strutturati che non ho aspettato ma che ho creato, attraverso contenuti mirati ai problemi specifici del mio target, e costruendo relazioni nel network dove si muovono i miei clienti ideali.
La terza fase è stata quella di trasformare ogni proposta commerciale in un caso studio del futuro successo del cliente. Non vendo più copywriting o corsi per copywriter, vendo la visione di quello che il cliente otterrà lavorando con me.
Ecco la verità scomoda che ho impiegato anni a capire: non serve essere il miglior copywriter del mondo per avere successo. Serve essere il copywriter più strategico per il tuo target specifico. La mia combinazione di competenze giornalistiche, neuromarketing e visione d’insieme del digital marketing non è nata per caso. È il risultato di 8 anni di tentativi, errori, aggiustamenti continui. E soprattutto di aver capito che nel business non vince il più bravo, ma il più posizionato.
Gestire la frustrazione
Nessuno nasce con la scienza infusa e nessun corso è una bacchetta magica. Iniziare da zero e volere il massimo, subito, può farci sentire frustrati. Impostare correttamente gli obiettivi di business, nel breve e nel lungo termine, è essenziale per avere successo ed essere costanti nell’impegno.
Ho visto troppi professionisti talentuosi lasciare il settore per frustrazione. E ogni volta che succede, il mercato perde credibilità. Perché quando un copywriter esce dal mercato dicendo che “non si riesce a guadagnare”, danneggia la percezione dell’intero settore. Il copywriting, invece, resta tra le professioni freelance più richieste.
Bisogna accettare che – per fortuna! – che nel tempo si diventa professionisti diversi. Ogni giorno un po’, miglioriamo, facendo quasi fatica a riconoscerci negli anni. Non esiste una meta assoluta, ma un viaggio potenzialmente infinito da godersi.
Il sistema che ha cambiato la mia carriera
Se vuoi trovare clienti come copywriter non puoi continuare a provare strategie random, sperando che funzionino e cambiando sempre: devi costruire un sistema che generi clienti in modo prevedibile.
Nei miei percorsi di coaching 1:1 lavoro con copywriter che vogliono trasformare la loro competenza tecnica in un business sostenibile. Non do ricette magiche perché non esistono, ma costruisco sistemi personalizzati basati sulle competenze specifiche di ognuno, sul mercato di riferimento, sugli obiettivi di business e sulle risorse disponibili. Perché quello che funziona per me, potrebbe non funzionare per te, ma i principi sono universali:
- posizionamento chiaro;
- generazione di lead qualificati;
- conversioni ad alto valore.
Se sei disposto/a a cambiare la tua domanda da “come faccio a trovare clienti?” a “come faccio a diventare il/la copywriter che i clienti stanno cercando?”, allora questa è la tua occasione!
Quando inverti la prospettiva, tutto cambia: invece di inseguire clienti disperatamente, costruisci un business che li attrae naturalmente; invece di competere sul prezzo, competi sul valore; invece di sperare che il telefono squilli, crei le condizioni perché accada. E io posso aiutarti a fare tutto questo.
Se vuoi davvero costruire un business nel copywriting che funzioni, dobbiamo farci una chiacchierata: compila il form per prenotare la tua consulenza gratuita e scoprire le strategie che ti porteranno al successo.