
Featured snippet di Google: conquista la posizione zero con la strategia giusta
Conquistare un featured snippet può fare la differenza tra essere semplicemente presenti nelle SERP e dominare i risultati di ricerca. Oggi puoi ottimizzare i tuoi contenuti per ottenere la tanto ambita posizione zero, analizzando strategie concrete, formati efficaci e casi di successo.
Featured snippets: cosa sono e perché sono così importanti
Un featured snippet (o snippet in evidenza) è un formato di risultato speciale che Google mostra in cima ai risultati di ricerca organici, prima di tutti gli altri link. Si tratta di un riquadro che estrae e presenta direttamente una porzione di contenuto da una pagina web, con l’obiettivo di rispondere immediatamente alla query dell’utente.
Questa posizione privilegiata viene spesso chiamata “posizione zero”, proprio perché appare prima del primo risultato organico tradizionale. I Google featured snippet rappresentano il tentativo di Google di fornire risposte immediate, senza richiedere all’utente di cliccare su un risultato e navigare su un sito web.
Ti è capitato già di vedere evidenziato in un featured snippet il tuo contenuto? Vuol dire che l’algoritmo ti ha ritenuto/a la fonte più autorevole per rispondere a quella domanda specifica.
La rilevanza dei featured snippets è cresciuta enormemente negli ultimi anni per diverse ragioni. Prima di tutto, catturano immediatamente l’attenzione dell’utente perché sono posizionati nella parte superiore della pagina, con un formato visivo distintivo e contenente informazioni immediatamente fruibili.
In secondo luogo, gli snippet in evidenza aiutano ad acquisire autorevolezza, perché rappresentano un importante riconoscimento di affidabilità e pertinenza. Tutto questo si traduce generalmente in un CTR (Click-Through Rate) superiore rispetto ai risultati organici standard. Nonostante forniscano già una risposta, spesso stimolano l’utente ad approfondire cliccando sul link per ottenere maggiori informazioni.
L’evoluzione dei featured snippet nel tempo
I featured snippets non sono certo una novità e hanno subìto modifiche nel tempo. Google ha introdotto questo formato nel 2014, come parte del suo progetto Knowledge Graph, con l’obiettivo di rendere le ricerche più intuitive e immediate.
Inizialmente, gli snippet in evidenza erano relativamente semplici e apparivano solo per un numero limitato di query. Nel 2016-2017, Google ha ampliato notevolmente il numero e la tipologia di query che potevano generare featured snippets, estendendoli a domande più complesse e conversazionali.
Con l’avvento della ricerca vocale, hanno assunto un ruolo ancora più centrale. Oggi rappresentano spesso la risposta che gli assistenti vocali forniscono alle domande degli utenti.
A partire dal 2020, Google ha introdotto miglioramenti significativi nella comprensione del contesto delle query, portando a featured snippets più pertinenti e precisi. Nel 2023-2024, l’integrazione con l’intelligenza artificiale li ha resi ancora più sofisticati, con capacità migliorate di comprendere l’intento di ricerca dell’utente e di estrarre le informazioni più rilevanti dalle pagine web.
Come funzionano gli snippet in primo piano di Google
Come funzionano gli snippet in primo piano di Google? Dal punto di vista dell’utente, basta che lui cerchi una o più parole su Google per trovarsi davanti a un possibile snippet su cui cliccare e trovare la risposta che cerca.
Dal punto di vista di chi scrive, invece, conquistare la tanto agognata posizione zero non è certo affare semplice. Perché l’algoritmo di Google analizza miliardi di pagine web per identificare quelle che rispondono nel modo più chiaro, conciso e accurato a specifiche query.
Il processo di selezione
Google non seleziona “manualmente” i contenuti da mostrare nei featured snippet. Il processo è automatizzato e segue più o meno questi passaggi:
- identificazione delle query. L’algoritmo identifica le ricerche che esprimono una domanda o cercano informazioni specifiche che potrebbero beneficiare di una risposta diretta;
- analisi dei contenuti. Google esamina le pagine che già si posizionano bene per quella specifica query, generalmente nelle prime 10 posizioni;
- estrazione delle informazioni. Il motore di ricerca rintraccia la sezione di contenuto che risponde più direttamente alla domanda, valutando fattori come chiarezza, concisione e formato;
- presentazione. Il contenuto selezionato viene formattato e presentato come featured snippet, con un link alla fonte originale.
È importante sottolineare che non esiste un modo per “candidarsi” direttamente a un serp featured snippet. Il modo migliore è quello di creare contenuti eccellenti che rispondano esattamente alle domande degli utenti in modo chiaro e strutturato.
Tipologie di featured snippet
I featured snippets si presentano in diversi formati, ciascuno adatto a specifiche tipologie di query e contenuti. Ecco di seguito le varie tipologie.
Snippet a paragrafo
Lo snippet a paragrafo è il formato più comune, in cui Google estrae un blocco di testo che risponde direttamente alla domanda dell’utente. Generalmente si tratta di paragrafi composti da 40-60 parole, accompagnati da un’immagine rilevante e pertinente.
Funzionano particolarmente bene per definizioni (es. “Cos’è il marketing digitale?”), spiegazioni concise (es. “Come funziona la macchinetta dei pop corn?”) e risposte a domande dirette (es, “Perché il cielo è blu?”).
Snippet a elenco
Quando una query implica una serie di passaggi o elementi, Google può mostrare la risposta sotto forma di elenco puntato o numerato. Questo formato è ideale per tutorial e guide, classifiche e liste, ingredienti di ricette.
Snippet a tabella
Per informazioni che si prestano a essere organizzate in righe e colonne, Google può estrarre o creare una tabella. Questo formato è particolarmente efficace per i confronti tra prodotti o servizi, i dati statistici, i prezzi e le caratteristiche tecniche, le informazioni temporali (orari, date, eventi storici).
Snippet video
Per query che richiedono una dimostrazione visiva, Google può mostrare un video al secondo esatto in cui risponde alla domanda dell’utente. Questi snippet sono comuni per tutorial pratici, dimostrazioni tecniche, performance artistiche o sportive.
Snippet carosello o multimodali
Per domande che possono avere diverse interpretazioni o risposte, Google talvolta mostra una serie di featured snippets che l’utente può navigare orizzontalmente. Questo formato è utile per query ambigue o multidimensionali che intercettano diversi tipi di search intent.
A cosa serve lo snippet e quale valore aggiunto offre
Comprendere a cosa serve lo snippet è fondamentale per non demordere nel tentativo di posizionarsi e per saggiarne davvero i benefici.
Dal punto di vista dell’utente, i featured snippet offrono diversi vantaggi:
- risposte immediate;
- verifica dell’affidabilità della fonte;
- facilità di utilizzo su mobile;
- supporto per la ricerca vocale.
Per i proprietari dei siti web, invece, ottenere un featured snippet significa:
- maggiore visibilità;
- più autorevolezza;
- più traffico qualificato.
Ottimizzazione per la posizione zero su Google: strategie pratiche
Conquistare la posizione zero su Google è più facile se si segue una strategia mirata. Per esempio, bisogna intanto identificare le query per cui esiste già uno snippet e quelle che hanno il potenziale per farlo.
Con Google Search Console puoi verificare le query per cui il tuo sito appare già nei risultati di ricerca. Tra queste ti consiglio di segnare quelle formulate come domande (es. “cosa significa…?”), che richiamano direttamente una definizione o comunque hanno un intento informativo chiaro.
Per ciascuna di queste query, verifica se Google mostra già un featured snippet e, in caso affermativo, analizza il contenuto attualmente in evidenza con cui puoi competere.
Esistono poi tanti featured snippet tool che possono aiutarti a identificare nuove opportunità, come Ahrefs e SEMrush. Ti suggerisco di puntare sempre alle query per cui già ti posizioni in prima pagina e che non hanno ancora un featured snippet, oppure a quelle che ce l’hanno, ma di scarsa qualità.
Strutturare i contenuti per i featured snippet
Una volta identificate le opportunità, il passo successivo è creare e ottimizzare i contenuti specificamente per i featured snippets. Ricorda che Google preferisce le risposte chiare e dirette, quindi rispondi sempre in modo immediato nei primi paragrafi della pagina e mantieni un linguaggio semplice.
Anche la struttura del contenuto dovrebbe essere adattata al tipo di snippet che desideri ottenere. Se punti a uno snippet a paragrafo, per esempio, includine uno di 40-60 parole che risponda direttamente alla domanda e posizionalo dopo un’intestazione H2 o H3 che contenga la query.
Non sai cosa siano gli H2 o H3? Leggi la mia guida sugli heading tags.
Ottimizzazione semantica e contestuale
Attenzione: Google è sempre più “bravo” a comprendere la semantica dei contenuti e così fa pure per selezionare i Google featured snippet. Se non lo hai già fatto, ti consiglio di abbandonare per sempre il vecchio modo di fare ottimizzazione SEO on page, di non utilizzare in maniera “artificiale” le keywords solo per piacere all’algoritmo.
Ti suggerisco di includere termini e concetti correlati all’argomento principale, usare sinonimi e variazioni naturali delle parole chiave e adottare un linguaggio naturale. Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata al mio approfondimento sulla SEO semantica di Google.
Come essere primi su Google con i featured snippet
Conquistare un featured snippet è uno dei modi più efficaci per essere primi su Google nei risultati di ricerca, superando anche concorrenti che potrebbero avere un dominio più autorevole o un profilo di backlink più forte.
Gli snippet in evidenza, infatti, offrono un percorso alternativo alla prima posizione, basato più sulla qualità e sulla struttura del contenuto che sui fattori tradizionali di ranking. Basti pensare che è possibile ottenerne uno anche posizionandosi tra la 2ª e la 10ª posizione organica.
Tuttavia non si può sperare nella posizione zero senza considerare gli aspetti tecnici SEO, ovvero senza l’ottimizzazione on page, senza che il sito web sia performante, veloce e facilmente utilizzabile pure da mobile.
Casi studio di successo
Raggiungere la posizione zero ti pare impossibile? Posso dirti che non è poi così complicato, con le giuste strategie.
A me è successo innumerevoli volte di posizionare lì i contenuti realizzati per i miei clienti e, addirittura, di posizionare lì i miei servizi giornalistici. In tutte quelle occasioni ho creato contenuti altamente strutturati con risposte dirette nei primi paragrafi, inserendo nelle intestazioni le domande degli utenti e aggiornando regolarmente il testo con le informazioni più recenti.
Come apparire su Google in prima pagina: oltre gli snippet
Se ti stai chiedendo come apparire su Google in prima pagina, devi sapere che i featured snippets non sono l’unica via. La prima pagina di Google è diventata ormai un ambiente complesso che include anche:
- domande correlate;
- pannelli informativi;
- risultati locali;
- immagini e video in evidenza;
- risultati organici tradizionali.
Una strategia ottimale deve puntare a massimizzare la visibilità complessiva in questo ecosistema e non soltanto a conquistare gli snippet. Anche perché questi ultimi tendono a essere più volatili rispetto a tutti gli altri.
Sei un/a professionista con business locale o rappresenti un piccola impresa? Leggi il mio approfondimento sulla local SEO che fa al caso tuo.
L’intelligenza artificiale
Con l’evoluzione continua degli algoritmi di Google e il crescente ruolo dell’intelligenza artificiale nella comprensione del linguaggio, è probabile che i featured snippet diventeranno sempre più selettivi.
I siti web che riusciranno a bilanciare l’ottimizzazione tecnica con un’autentica attenzione ai bisogni informativi degli utenti – proponendo anche angolazioni differenti dai competitors – saranno quelli che continueranno a prosperare.
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