
Come fare storytelling turistico: errori e strategie
Lo storytelling turistico promette vantaggi ad albergatori, ristoratori, guide turistiche, travel blogger e influencer del settore. Contribuisce anche alle strategie di marketing territoriale, aiutando le regioni più svantaggiate ad attrarre visitatori e far crescere la loro economia. Leggendo questo articolo scoprirai come raccontare i viaggi, trasformarli in storie coinvolgenti, creare un legame e far vivere esperienze uniche al tuo pubblico.
Che cos’è lo storytelling turistico?
Se lo storytelling, nel neuromarketing, è l’arte di rendere narrabile un brand e le sue proposte, lo storytelling turistico è l’arte di narrare una destinazione (destination storytelling) o un’esperienza turistica. Si tratta di una delle strategie di comunicazione nel turismo più efficaci perché consente di:
- attrarre aspiranti visitatori, promuovendo le opportunità offerte da una specifica destinazione, un hotel, un b&b o una qualsiasi altra struttura ricettiva;
- coinvolgerli, facendoli sentire parte integrante della narrazione;
- far nascere in loro il desiderio di viverla in prima persona, trasformandoli in clienti;
- far sì che possano soddisfare pienamente tutte le loro aspettative e raccontare a loro volta le emozioni vissute, che fungeranno da calamita per altri turisti.
Questo processo consente in breve tempo di far crescere la notorietà e la reputazione di destinazioni e imprese turistiche, facendo di una “semplice” meta un sogno collettivo.
Come fare storytelling nel turismo
Storytelling e turismo rappresentano un binomio perfetto che, per esprimere tutte le sue potenzialità, necessita di uno studio preliminare approfondito che solo un/a professionista può fornire. Per fare storytelling nel turismo in modo efficace, infatti, occorre innanzitutto conoscere il proprio target.
Per fare un banale esempio, immaginiamo di essere delle guide naturalistiche: dobbiamo prima conoscere abitudini, desideri, età, bisogni e idee/convinzioni della nostra audience per raccontare storie che facciano breccia nel suo cuore, come un’emozionante escursione sul monte Etna in piena eruzione.
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Storytelling turismo nel digitale
Il mondo digitale è il luogo perfetto per fare marketing turistico e quindi lo sfondo ideale per il travel storytelling. E siccome le immagini arrivano sempre prima delle parole, il mio consiglio è quello di diffondere le storie attraverso i canali social che privilegino l’uso di foto e video (es. Instagram e YouTube), con un copywriting efficace, senza dimenticare l’importanza dei blog.
I blogger storyteller, infatti, dimostrano quanto successo possano avere non soltanto le classiche “guide” che consigliano destinazioni ed esperienze specifiche a target definiti (es. viaggi in famiglia in estate), ma anche i veri e propri diari di bordo, che conducano i lettori in viaggi emozionanti, tra sapori, colori, storia, cultura e nuove consapevolezze.
Storytelling e marketing turistico nell’editoria
Il turismo enogastronomico, quello sportivo e quello culturale possono trarre vantaggio pure dalle storie e dalle destinazioni raccontate su giornali e riviste online o cartacee.
Gli appassionati, quelli che non rinunciano ad avventure e viaggi ricorrenti nel corso dell’anno, sono quelli che non si accontentano delle informazioni più dozzinali e che cercano le analisi degli esperti di nicchia. Per questo è utile proporre approfondimenti verticali anche a riviste di settore.
Storytelling turistico esperienziale
Spesso si pensa che fare marketing territoriale e turismo significhi soltanto applicare strategie per attrarre nuovi turisti. Lo storytelling turistico esperienziale, invece, punta a raccontare un territorio o un brand del settore attraverso esperienze da far vivere a chi si trovi già in loco, coinvolgendo i suoi cinque sensi, risvegliandone i ricordi sopiti e stimolandone emozioni gradevoli.
Un esempio sono le degustazioni di prodotti tipici del territorio, magari davanti a un panorama esclusivo. Oppure le attività adrenaliniche, come il bungee jumping, o particolarmente rilassanti, come i massaggi thailandesi.
Storytelling turismo esempi
Esistono tantissimi casi studio che dimostrino l’efficacia dello storytelling turistico, in tutte le sue possibili declinazioni. Eccone alcuni famosi.
Airbnb: storie di host e guest
Airbnb è un esempio di content marketing e di storytelling turistico efficace. Oltre a utilizzare strategie di neuromarketing che puntino alla prenotazione immediata, ha dedicato una sezione del sito alle testimonianze di guest e host, alle guide per scegliere la destinazione più adatta alle proprie esigenze e ai consigli per godere appieno del proprio viaggio. Per facilitare ulteriormente l’esperienza di navigazione, propone dei video che spighino passo passo come usare la piattaforma.
Home Restaurant Hotel: case che sanno di “vero”
Home Restaurant Hotel è un portale recente che utilizza lo storytelling enogastronomico per guadagnare. Consente ai propri associati – persone che hanno deciso di trasformare la loro casa in un piccolo ristorante tipico per turisti – di sponsorizzare la loro attività, raccontandone le peculiarità, i luoghi e le esperienze dei clienti che possono gustare le pietanze tradizionali secondo le più antiche ricette.
Parigi: destination storytelling per innamorati
La Tour Effeil, il Moulin Rouge, le opere straordinarie del Louvre, il grande viale degli Champs Élisées e la possibilità di immergersi nel mondo Disney per i più piccoli fanno della capitale francese il luogo da sempre associato all’amore romantico e all’incanto. Basta fare una rapida ricerca sui social e su Google su questa destinazione per trovare contenuti che richiamino questi elementi.
Atelier sul mare: il turismo esperienziale di Antonio Presti
Nel Messinese Antonio Presti – un mecenate che ha deciso di promuovere l’arte e la bellezza in tutte le sue forme e che ha ideato Fiumara d’Arte, il parco di sculture all’aperto più grande d’Europa – offre delle suite d’autore circondate dalla natura incontaminata, tra mare e monti Nebrodi, davanti al parco in cui si trova il Monumento per un poeta morto (Finestra sul Mare) di Tano Festa. Ogni suite è un’esperienza unica, un viaggio nella pura creatività del genio.
Storytelling al turismo: gli errori da evitare
Spesso chi fa storytelling nel turismo, pur essendo un esperto del settore, non riesce a raggiungere gli obiettivi prefissi. Le ragioni possono essere diverse, ecco le più frequenti:
- mancata analisi del target, senza la quale creare contenuti emotivamente coinvolgenti è impossibile;
- anatomia della storia che non consente il rispecchiamento da parte dell’utente che, invece, dovrebbe identificarsi con il protagonista;
- assenza di immagini e video pertinenti, che non rendono vivida l’esperienza;
- ricorso a forzature che vogliano continuamente sottolineare la bellezza e la perfezione di un luogo o di un’attività, facendo sorgere dubbi sull’autenticità dei giudizi;
- scelta di canali inadeguati alla comunicazione;
- mancanza di competenze SEO che possano incrementare la notorietà dei contenuti, senza dover spendere un sol centesimo in pubblicità. Se scrivi già degli articoli e cerchi istruzioni per ottimizzarli per la SEO di Google, leggi il mio articolo sull’argomento. Se invece utilizzi soltanto i canali social, leggi la mia guida per integrare SEO e social media marketing.
Sogni un futuro da travel storyteller? Hai un’attività nel settore turistico e non sai come promuoverla in maniera efficace? Compila il form, raccontami i tuoi obiettivi e sarò felice di spiegarti come raggiungerli nel più breve tempo possibile.